Gli Inizi

Gabriele Dal CantoCon un padre appassionato di motori ed ex crossista era impossibile che Gabriele non si appassionasse a questo mondo. Nel 1997, all’età di 7 anni, Gabriele muove i suoi primi passi nel mondo del minicross con un Malaguti 50 regalatogli dal padre per il compleanno. Il piccolo pilota si appassiona sempre più e nel 1998 corre la sua prima gara amatoriale piazzandosi subito nei primi posti. Nel 2000, dopo aver fatto altre gare ed aver cambiato moto, Gabriele affronta il suo primo Campionato Regionale con un Polini 50cc e l’anno successivo arriva quasi a vincere il campionato, ma a causa di un piccolissimo infortunio dovrà accontentarsi di una 2° posizione. Nel 2003 il padre gli regala una Suzuki 85cc a 6 marce e Gabriele entra a far parte del gruppo dei più grandi e a prendere dimestichezza con i motori a marce. Il passaggio è un po’ traumatico, Gabriele non si trova bene con il mezzo e i risultati calano un po’, tanto che in quello stesso anno si rompe una spalla e resta fermo per quasi 2 mesi. Ma non molla e torna in sella più determinato di prima. Nel 2004 Gabriele non si lascia scappare l’occasione di partecipare al Campionato Italiano di Minicross. L’esperienza lo fa crescere e alla fine della stagione è 36° in classifica su 110 iscritti. In quell’anno prende parte anche al Campionato Toscano e si piazza al 4° posto.

Il Passaggio fra i grandi

Nel 2005 altro passaggio di categoria. Gabriele prende una Yamaha 125 2T e si appresta a correre nel Campionato Toscano 125 UISP e in quello FMI. Adesso Gabriele è davvero fra i grandi. La sua prima gara, valida per il Toscano UISP, la corre nel crossodromo del Malandrone (LI). Qui le sue partenze non sono delle migliori, è tra gli ultimi, ma durante la prima manche rimonta dalla 32° fino alla 9° posizione, mentre nella seconda dalla 30° alla 7° posizione, piazzandosi 8° assoluto.

Il grave infortunio

Gabriele è contento, si trova bene con il nuovo mezzo e dopo questa gara partecipa ad altre 3 gare del Toscano FMI e si ritrova in 4° posizione sia nel campionato FIM che in quello UISP. Ma il 30 aprile 2005 la carriera di motocross di Gabriele viene segnata da un gravissimo infortunio, avvenuto durante un allenamento nel crossodromo di Santa Rita a Grosseto. Durante il 2° giro di riscaldamento Gabriele scivola prima di effettuare un salto doppio e nell’atterrare la moto gli cade sul ginocchio sinistro. Al Pronto soccorso dell’ospedale gli viene diagnosticata una frattura del piatto tibiale ed una lesione dell’arteria poplitea. Questo ha provocato una sindrome compartimentale (enorme gonfiore della gamba e conseguente compressione dei nervi e dei vasi sanguigni) che gli fa rischiare di perdere la gamba sinistra. Trasferito in ospedale a Firenze, viene operato d’urgenza una prima volta per salvare il piede dall’amputazione e poi una seconda volta per riparare l’arteria poplitea con l’innesto di una vena prelevata dalla gamba destra. Però, l’enorme compressione all’interno della gamba, dovuta alla sindrome compartimentale, ha causato una grave lesione ad un nervo e Gabriele perde l’intera mobilità del piede sinistro. Dopo 4 mesi dall’incidente, in uno dei numerosi consulti medici ai quali il pilota si sottopone in giro per l’Italia, gli viene riscontrata una frattura scomposta del 5° metatarso del piede sinistro, non individuata nelle prime radiografie fatte al pronto soccorso subito dopo l’incidente, che si è risaldata in modo non corretto e purtroppo anche una grave infezione ossea, sia nel piede che nella tibia (osteomielite acuta). Questo comporta tanti altri problemi per Gabriele nei mesi successivi, tra i quali la perdita totale del muscolo tibiale anteriore. Gabriele tra il 2005 e il 2009 subisce ben 7 interventi chirurgici e si sottopone a numerose terapie per curare l’infezione e sistemare il piede sinistro, che ormai non muove più in nessun modo. Alla fine però riesce a rimettersi “in piedi” e a ricominciare a camminare in modo quasi del tutto normale, anche se non può più guidare la moto da cross perché la paralisi del piede sinistro non gli permette di usare bene il cambio.

Il mondo del Karting

Nel terribile periodo successivo all’incidente, Gabriele ha visto svanire il suo sogno di fare il pilota di motocross, ma non potendo fare a meno dei motori, agli inizi del 2010 si fa convincere dal padre a provare un go-kart. Suo padre aveva acquistato, alcuni anni prima, per il suo divertimento personale, un vecchio Tonykart 125 a marce con un motore Tm K8. Gabriele all’inizio è un po’ titubante, ma appena sale sul kart ed entra in pista prende subito confidenza con il mezzo e in poco tempo si appassiona moltissimo a questo nuovo sport. Per tutto il 2010 e il 2011 continua ad allenarsi andando a girare nei circuiti di Siena, Cecina e Rioveggio. Conosce sempre di più il mezzo e, cosa molto più importante, acquisisce sempre più fiducia in se stesso.

Il primo campionato di kart

Nel 2012, nonostante le scarse possibilità economiche per la mancanza di sponsor e senza alcuna esperienza in questa disciplina, sia sua che del padre, Gabriele si iscrive al Tuscany Challenge, nella Categoria Prodriver AM, un mini campionato organizzato dal Circuito di Siena che si disputa su 4 prove. Alla prima gara Gabriele si prende una squalifica in Prefinale perché un commissario lo aiuta a rimettere in moto il suo kart che si era spento in partenza. Ma in Finale parte ultimo (33°) e arriva 11°. Alla seconda gara, in Prefinale viene urtato e spinto fuori da un altro pilota, ma in Finale parte 24° e arriva 8°. Dopo due gare è 6° in classifica generale. La terza gara del Tuscany Challenge è valida anche per la Coppa CSAI di zona, ma nonostante la grande affluenza di piloti (ben 45 piloti solo nella categoria Prodriver AM) Gabriele riesce a qualificarsi con il 10° tempo e nella prima qualifica mantiene la sua posizione arrivando 10° e accedendo cosi alle 2 finali. Nella prima Finale parte 20° e arriva 14°, nella seconda finale invece parte 14° e conclude 19°. Dopo 3 gare Gabriele è in 3° posizione in classifica e ha tanta voglia di migliorarsi per arrivare sempre più in alto. Purtroppo però l'ultima gara di campionato non la può disputare perché deve operarsi un'altra volta al piede sinistro e quindi si deve accontentare dell'8° posto finale in classifica, con una gara in meno.